giovedì 11 gennaio 2007

Cosa deve contenere un sito sulla Meditazione


Cari amici vi descrivo alcune mie idee su come dovrebbe essere impostato un sito sulla meditazione e pratica quotidiana:

Scopo
Poniamoci la domanda:
“QUALE E’ LO SCOPO DEL SITO”
- Un sito istituzionale dedicato a chi già frequenta o desidera conoscere lo Zen e le iniziative del Tempio
- Un sito dedicato soprattutto ai praticanti del Tempio in cui viene dato un largo spazio alle sue iniziative e ai contributi dei Doji affiliati
- Un sito per la pratica, che cerca di portare i tempi e i gesti del Tempio nel web
La risposta può anche essere piu’ punti ma l’impronta che verra’ data alla stesura del sito determinera’ inevitabilmente il tipo di visitatore che lo frequentera’.

Essenziale
Nel Dojo sono presenti pochi oggetti essenziali con un preciso significato e utilità. Rispetto allo standard del web che privilegia molti contenuti all’interno delle pagine, lo sforzo è di ridurre le parole privilegiando immagini e suoni.
Cercando soprattutto di:
- Lasciare trasparire al visitatore un sito estremamente semplice, addirittura banale, tecnicamente invece si sfrutteranno tutte le potenzialità offerte del web (suoni, immagini, link)
- Le pagine, anche quelle istituzionali, dovranno comunque cambiare nel tempo dando sempre l’impressioni di vita, il sito deve essere tutto una news
- Non limitarsi alle parole ma privilegiare:
o Colori diversi e sfumature (od ombre) in ogni pagina che possono dare significati diversi
o Tipi di carattere diversi che a seconda del font e della grandezza trasmettono al visitatore il tono delle parole
o Immagini molto leggere (come dimensioni) e disposte nella pagina come la preparazione di un Ikebana
o Suoni (delle campane, dei tamburi, del vento, delle parole del maestro nei kusen)
o Odori (l’esempio di mostrare una pagina azzurra con visualizzato un immagine del mare, ascoltando il rumore delle onde e una frase che fà riferimento all’odore del mare portera’ il visitatore a provare sensazioni particolari)

Prezioso
In controtendenza con lo standard del web dove la struttura del sito ha una sua forma ben precisa dovremmo rendere invece ogni pagina preziosa. Il visitatore deve essere affascinato come quando si percorre il giardino Zen al Tempio, non deve trasparire che dietro c’e un software che ha reso tutto uquale ma ogni pagina deve vivere di una sua identità. Chi visita non deve pensare “quella pagina l’ho gia’ vista e quindi non ci entro piu’…” , le pagine dovranno continuamente cambiare nel tempo (anche quelle istituzionali) rendendo tutto una novità.

Area segreta
Ho volutamente cambiato il termine da “protetta” a “segreta”, solo i visitatori che desiderano continuare la pratica e divulgare il messaggio dello zen avranno accesso a quest’area segreta con una password. Conterrà tutti i testi che periodicamente vengono sostituiti con le nuove pagine dal sito principale.
Nel sito dovrebbero essere presenti solo pagine nuove, l’ultimo kusen, l’ultima pagina che riferisce al notiziario, tutto il resto viene spostato nell’area segreta
Lasciare tante cose disponibili a tutti rende tutto meno importante e prezioso

Kusen del Maestro
Il sito rispecchia la pratica del Maestro, sarebbe importante poter avere una pagina periodica contenente un kusen del Maestro, si potrebbe inserire il testo del kusen e solo in alcuni parti frammentarlo con la sua voce e in futuro parti di immagini video.

La pratica
Portare la pratica del Tempio nel sito vuol dire portare la quotidianità, lo zazen, i suoni, i ritmi del Tempio.
Vuol dire consentire a praticanti di tutto il mondo che non possono venire al Tempio (o in modo sporadico) di seguire direttamente il Maestro, di poter praticare e seguire attivamente la pratica dello Zen.

Giorgio Doshin Marino

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